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Narrativa straniera: il bilancio 2007 su Hosseini, Barbery, Bennett e Littell

La rilevazione di "Arianna" dal 24 al 30 dicembre

L’ultima settimana del 2007 si chiude con una conferma, una sorpresa, il risultato di una operazione di marketing e una delusione. Andiamo per gradi: la conferma è sicuramente quella di Khaled Hosseini, autore di “Mille splendidi soli” e “Il cacciatore di aquiloni” (entrambi editi da PIEMME, 1° e 2° posto classifica narrativa straniera, 4° e 5° generale), favorito anche dalle vicende politiche mediorientali. La sorpresa è invece Muriel Barbery, che con “L’eleganza del riccio” (E/O), molto apprezzato in Francia, è riuscita a raggiungere il lettore italiano (3° posto classifica narrativa straniera, 6° generale) ultimamente orientato alla narrativa straniera dell’area anglosassone. L’operazione di marketing (tutti i giornali ne hanno parlato; il titolo è ammiccante; le vicende reali inglesi interessano sempre più anche gli italiani) riguarda “La sovrana lettrice” di Alan Bennett (Adelphi, 8° posto classifica narrativa straniera, 18° generale). La delusione (18° posto classifica narrativa straniera, 79° generale), invece, è data da “Le Benevole” di Jonathan Littell (romanzo multiculturale scritto in francese da un autore americano su di un ufficiale tedesco), che doveva rappresentare il classico dono. Nell’immagine: Muriel Barbery.

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