Rebecca libri

Nuove librerie per ragazzi crescono… in provincia!

Nonostante il mondo editoriale sia stato attraversato da una profonda contrazione dei consumi, l’anno appena concluso ha visto nascere nuovi punti vendita: ci sono ancora persone che decidono di aprire una libreria indipendente o senza ricorrere a formule di franchising.

Tra le librerie indipendenti che hanno avuto il coraggio di sfidare le prospettive poco rosee del mercato, emergono le librerie per ragazzi, che lungo tutta la penisola si sono lanciate alla conquista delle zone periferiche.
Così come accade per le librerie di quartiere, la cittadina di provincia rappresenta oggi uno scenario inedito, un luogo eterogeneo, che si compone di ceti diversi e di differenti rapporti con la lettura, ma anche uno spazio ideale in cui l’influenza delle catene è ancora circoscritta e il volume d’affari consente di ridimensionare l’investimento finanziario.
Ri-immaginare spazi fisici (non grandissimi) con una loro marginalità economica, pensare a luoghi di incontro, affrontare la sfida del digitale e della concorrenza degli store on line ma anche – più prosaicamente – avere a che fare con distributori, editori, promotori e, non ultimi, clienti sempre più interconnessi da tablet e smartphone e di conseguenza sempre meno pazienti, è la sfida che le neonate librerie dedicate all’infanzia, accomunate dall’intento di promuovere la lettura e di aver scorto nella provincia nuove potenzialità, hanno raccolto con passione ed entusiasmo.
(S. Baccarin, Giornale della Libreria, 7 marzo 2013)

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