Secondo quanto annunciato dalla stessa National Library of China (Nlc), il progetto di restauro di libri antichissimi è il più grande del suo genere e riguarda i libri antichi conservati nella Nlc, da quando è stata lanciata nel 2007 una campagna nazionale per proteggere questi tomi. Cento restauratori sono stati formati per questa intensa e preziosa attività, secondo quanto riporta la fonte Xinhua, una delle due agenzie di stampa ufficiali della Repubblica Popolare Cinese.

I volumi restaurati provengono tutti da un’importante collezione realizzata dall’imperatore Qianlong della dinastia Qing (1644-1911), che ha selezionato libri delle dinastie Song, Jin, Yuan e Ming, fra cui alcuni scritti pro e contro i missionari gesuiti dell’epoca Ming e Qing. Si tratta di oltre 600 antichi tomi, principalmente conservati in Cina continentale e a Taiwan. Al momento, la Nlc ospita 279 di questi titoli, la maggior parte dei quali appartengono alle dinastie Song e Yuan.
La Nlc aprirà un’esposizione per mostrare i lavori di restauro, oltre a pubblicare i propri risultati e a condividere la sua esperienza. I libri saranno digitalizzati utilizzando tecnologie come il 5G e la realtà virtuale, con l’obiettivo di permettere al pubblico un’interazione online in tempo reale.