Rebecca libri

Pensare i/n Libri n. 159

A carnevale ogni scherzo vale.

Scherzi? No! Penso PinL.

Il saggio parla dei libri in lingua araba tradotti nel 2019; l’intervista è a José Saramago; l’intervento è su dove si pensano e si realizzano i libri che leggiamo; l’opinione è di Francesco Guglieri. La recensione è su “Il libro di tutti i libri” di Roberto Calasso, mentre in Biblioteca presentiamo un estratto da “Storia di Sophie Scholl e della Rosa Bianca” di Annette Dumbach e Jud Newborn.

La Clessidra ospita – come di consueto – la classifica dei libri più venduti a gennaio nelle librerie religiose.

Storia di Sophie Scholl e della Rosa Bianca (Annette Dumbach, Jud Newborn, Lindau, 2019)
Sophie Scholl fu condannata dal Tribunale del Popolo di Monaco di Baviera per tradimento contro lo Stato e il Führer e ghigliottinata il 22 febbraio 1943, all’età di 21 anni. Insieme a lei vennero decapitati il fratello Hans, Christoph Probst e, due mesi dopo, Alexander Schmorell, Willi Graf e il loro professore di filosofia, Kurt Huber. Si concluse così l’avventura della «Rosa Bianca», il gruppo di cinque giovani universitari tedeschi che nel corso del 1942 e nelle prime settimane del 1943 sfidarono il regime nazista stampando e diffondendo clandestinamente in Germania e Austria sei opuscoli contro Hitler. Quei fogli raccontavano gli orrori che si stavano consumando ai danni degli ebrei, informavano delle sconfitte militari naziste – una su tutte: Stalingrado –, facevano appello ai grandi ideali della cultura e alle lezioni della storia, esortavano i tedeschi alla ribellione, al sabotaggio, alla diserzione. La Rosa Bianca non fu un’organizzazione diffusa, strutturata, con collegamenti internazionali, sul modello della nostra Resistenza. Fu qualcosa di diverso, si può dire di unico nella storia della lotta ai totalitarismi del ’900, perché in essa il ruolo della religione cristiana fu cruciale. Quei giovani non erano animati da un’ideologia né erano interessati alla politica. Il loro sacrificio ha un significato profondamente religioso perché è un inno alla sacralità della vita di fronte alla barbarie e al disprezzo per l’uomo.
Fonte:
Rebeccalibri
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