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Promozione della lettura: AIB, AIE e ALI chiedono al governo di confermare il fondo da 30 milioni per le biblioteche

Una misura che ha sostenuto anche la filiera libraria dal 2020 ad oggi

L’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), l’Associazione Italiana Editori (AIE) e l’Associazione Librai Italiani (ALI-Confcommercio) chiedono al governo di confermare anche per il 2024 e rendere quindi strutturale il fondo speciale di 30 milioni alle biblioteche che ha consentito a queste, dal 2020 a oggi, di rinnovare e rafforzare il proprio catalogo sostenendo allo stesso tempo le librerie sul territorio e gli editori.

Il fondo, istituito nell’anno della pandemia e poi rinnovato negli anni seguenti, prevede l’acquisto straordinario di libri da parte delle biblioteche di pubblica lettura, delle biblioteche di istituti culturali e delle biblioteche pubbliche statali a condizione che questo avvenga tramite almeno tre librerie presenti sul territorio provinciale o della città metropolitana ove ha sede la biblioteca beneficiaria e abbia per oggetto libri a stampa.

“Le biblioteche sono un presidio fondamentale per far crescere la lettura nel Paese e ridurre le diseguaglianze territoriali e di classe – spiegano i tre presidenti Laura Ballestra (AIB), Ricardo Franco Levi (AIE) e Paolo Ambrosini (ALI) –. Questa misura, oltre ad aiutare le biblioteche, ha sostenuto concretamente tutta la filiera in anni difficili durante i quali il prezzo dei volumi in vendita si è mantenuto prima costante e poi è cresciuto a livelli inferiori dell’inflazione e dell’aumento dei costi a carico di editori e librai. Chiediamo di non interrompere adesso questo processo virtuoso e di continuare a sostenere il mondo del libro nel suo sforzo di continuare a offrire libri a prezzi sostenibili”.

Le tre associazioni, inoltre, chiedono di chiarire che nell’utilizzo dei fondi di quest’anno il criterio della vicinanza territoriale delle librerie sia quello utilizzato per l’individuazione e la selezione dei punti vendita in cui le biblioteche devono rifornirsi, acquistando i libri a prezzo di listino e in deroga quindi alle norme che impongono di applicare i criteri dell’offerta economica più vantaggiosa.

Infine, AIB, AIE e ALI chiedono che “a fronte di questo stanziamento non vi siano riduzioni o revoche degli stanziamenti ordinari previsti nei bilanci degli enti locali, come purtroppo in alcuni casi è stato segnalato, e” sottolineano “la necessità di supportare con personale adeguatamente formato le strutture bibliotecarie affinché non si disperda l’importante opportunità rappresentata dall’incremento dei fondi bibliotecari per aiutare il Paese a recuperare lettura e diffusione delle competenze”.

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