«Giorgio Bocca, grande giornalista, strenuo difensore dei valori della Resistenza (su cui concordo pienamente), ha l’abitudine di sentenziare irrevocabilmente sulla letteratura e gli scrittori, cioè su cose che conosce molto poco». Questo l’attacco di “Caro Bocca, la Resistenza vivrà in poesia”, doverosa risposta di Roberto Mussapi («Avvenire», 3 aprile 2007) a “Com’è falsa la Resistenza di Feniglio” («Tuttolibri» 31 marzo 1007), intervista nel corso della quale Bocca definisce Cesare Pavese un noioso intellettuale di Canelli e di Fenoglio sostiene che «della Resistenza non ha capito nulla». Siamo proprio sicuri? Nell’immagine: Beppe Fenoglio.

• La scheda de “Il partigiano Johnny”
• La scheda di “Una questione privata”
• La scheda di G. Bocca, “Il provinciale”