Secondo AIE (su dati Nielsen BookScan) il mercato del libro di Varia ha rallentato vistosamente nel 2023 (+0,80%), mentre quello dell’Editoria cattolica dimostra una discreta crescita (+2,02%) in un panorama fatto di alti e bassi, tra ottime performance di alcuni editori e difficoltà societarie di altri. Dopo 10 anni di difficoltà (con l’eccezione del rimbalzo del 2021 post pandemia) un anno positivo, sostenuto dall’aumento del prezzo medio del venduto e supportato dalle ultime misure governative  straordinarie a sostegno dell’editoria libraria. Nonostante tanti elementi di difficoltà, per l’Editoria cattolica il 2023 fa intravedere una linea di tendenza finalmente anticiclica rispetto al Mercato generale, frutto anche di una rinnovata capacità di innovare i cataloghi editoriali.

Se si analizza il segmento commerciale del circuito delle librerie Arianna+ nell’anno 2023, si registra una crescita globale dell’Editoria cattolica del +4,80% a valore. Scorporando questo dato, l’area del libro religioso (c.d. libro HR) – che negli ultimi dieci si è praticamente dimezzato e dove acquistano sempre più spazio il self publishing e le pubblicazioni degli editori a pagamento – si attesta a -4,71% a valore (-9,23% a copie), mentre al contrario le vendite del segmento NON religioso hanno chiuso il 2023 (come nel 2022) in positivo. Il calo dei libri religiosi è figlio anche della progressiva riduzione dei titoli HR prodotti dagli editori cattolici.

Nella competizione tra editori laici e cattolici, i primi mantengono stabile la produzione dei libri HR sia sul breve (2023-2022) sia sul medio periodo (2023-2019), mentre i secondi proseguono un positivo trend di riduzione dell’iperproduzione (spesso ripetitiva).
Dieci anni fa la presenza di molte librerie di catena e distributori religiosi rendeva egemone il circuito religioso. Poi la pandemia ha fatto esplodere l’on line principalmente a scapito delle catene religiose.
Nel 2023 le quote di mercato si sono stabilizzate percentualmente con una bella ripresa delle indipendenti religiose; l’on line (incluso Amazon) rappresenta il 37,60% delle vendite nei canali librari. In termini di fatturato reale tutti i canali crescono, salvo le indipendenti laiche.