Rebecca libri

Un Nobel al giorno: Selma Lagerlöf, 1909

Per l'elevato idealismo, la vivida immaginazione e la percezione spirituale che caratterizzano le sue opere.

So bene che un tempo il mondo era pieno di gente che non sapeva cosa volesse dire la paura. Ho sentito parlare di un gran numero di persone che amavano camminare sul ghiaccio sottile di una sola notte e che consideravano il massimo dei divertimenti condurre cavalli imbizzarriti. Già, c’era anche chi non esitava a giocare a carte con il luogotenente Ahlegård, per quanto fosse noto che era un baro e che vinceva sempre. E so di certi tipi tanto arditi da non temere di mettersi in viaggio di venerdì o di sedersi a una tavola imbandita per tredici. Ma dubito proprio che qualcuno di loro avrebbe avuto il coraggio di mettersi al dito il terribile anello che era appartenuto al vecchio generale Löwensköld di Hedeby.
(L’anello rubato)

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